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In una giornata in cui non c'è niente che vada male penso alla mia misera esistenza e a come essa sia così diversa da come l'ho sempre immaginata.
Mi si è prospettata la possibiltà di un buon lavoro in un ambiente che mi piace, e che sarebbe ottimamente pagato. Mia sorella ha avuto la bambina, la mia nipotina, sua figlia. E le è venuto il pensiero di abbandonare il lavoro, di rinunciare alla carriera per dedicarsi ad essa. Lei ha ciò che io ho sempre desiderato, e ne è felice. Io probabilmente avrò ciò che lei ha sempre desiderato e non me ne frega niente. Un buon lavoro mi servirà solo per compensare con gli oggetti materiali le mie carenze affettive. Oggetti di cui non sentirei il bisogno se avessi ciò che voglio.