Ele
Sono contenta che esistano persone deliziose! E adesso capisco perchè sono di natura solitaria al limite dell'asociale, e perchè spesso e volentieri mi annoio in compagnia: ho voglia e piacere di frequentare, per quanto possibile, solo belle persone (frequentare nel senso di condividere attimi da ricordare piacevolmente). Il resto è un surplus, senza infamia e senza lode; gente con cui si passa del tempo per esigenze varie ed eventuali.
Ele
Prof:-Cosa dobbiamo vedere, bambina?-
Io:-Quel midollo che aveva un'infiltrazione di grandi linfociti T, se lo ricorda?-
Prof:-No...-
Io:-Ho chiamato il reparto per avere notizie cliniche della paziente, mi hanno detto che è morta.-
Prof:-Ah è morta? Vabbè, ci ha liberato di un problema!-
O.o
Ele
Possibile che basti così poco per farmi di malumore?
Ho parlato con mia sorella su Skype. Le ho mandato una foto delle figlie di mio cugino. Oltre al solito e più che giusto:-Che belline!- se ne esce con:-Ma secondo te di chi è figlia la seconda? non mi sembra figlia di nostro cugino, perchè la prima e la terza somigliano a lui, ma la seconda non somiglia nè a lui nè alla madre! Poi lo dice lui stesso che c'era un tizio a lavoro che corteggiava la moglie-
Me ne sono scese le braccia. Possibile che la gente debba essere così cattiva? Perchè bisogna vedere il male dapertutto? Ok, l'ho letto anche io che il 10% dei figli degli europei non è in realtà figlio di chi crede (poi bisogna sempre vedere le fonti di questi dati) (e comunque mia sorella non l'ha letto perchè non legge, perchè non le piace farlo), però cavolo, io mi metterei una mano sulla coscienza prima di sputare queste sentenze o di parlarne con altri. E poi, facendole vedere i regali che avevo comprato per le bambine, se ne esce con:-Così tanto li hai pagati? Io sto facendo scorta in questo negozio, tutto a cinque euro-. A parte che detesto che mi si chieda quanto pago le cose ( e di solito non lo dico manco se mi pregano in ginocchio, anche se sei mia sorella o mia madre non hai il diritto di criticarmi perchè spendo tanto e potrei comprare qualcosa di simile per molto meno, sono soldi miei e li spendo come mi pare), non puoi sindacare sulle mie scelte. Adesso guadagno bene, a dicembre sarò disoccupata, qualcosa da parte per i mesi che verranno ce l'ho, se mi va di spendere 50 euro anzichè 10 per un maglione saranno fatti miei. Io non sto a guardare quanto spendi tu, fatti tuoi.
Sarò cattiva, è brutto a dirsi, però quando mia sorella se ne è andata io sono rinata. Non mi sono più sentita sotto esame, sempre criticata, sempre e comunque seconda, sempre attaccata. Il mio mondo per lei è "patetico" e a lei "la pateticità fa schifo" (parole testuali scritte su FB), ma ci sto bene. Mi attaccava perchè per lei ero stupida perchè non mi arrabbiavo quasi mai. A me ha sempre fatto paura la sua capacità di odiare, e di trovare il peggio in ogni situazione senza cercare le cose buone o addirittura ignorandole. Poi mia madre si stupisce se non voglio andare a farle da baby-sitter. Non ci penso nemmeno. E poi, grazie a Dio il Prof ha espresso il desiderio che rimanga quì. Pagata magari la metà di quanto sono adesso, ma libera, nel mio mondo, per quanto "patetico" possa essere.
Ele
Ho paura. Di perdere l'amicizia di Francesca. L'Api mi ha detto che Fra non è per niente portata per fare il patologo, che lei ci ha provato per un mese a insegnarle qualcosa ma che proprio Fra non è terreno fertile. E se depone le armi l'Api, che ha insegnato a tutti o quasi (ma non a me)...
Fra è molto permalosa. E io non so come muovermi. Perchè so che l'Api ha ragione. Ma io adoro Francesca, non voglio ferirla e non credo spetti a me dirle ciò che l'Api pensa di lei come patologo. Semmai spetterà al Prof. Ma il Prof non è dotato di capacità organizzativa, e fa tutto il contrario di ciò che il buon senso suggerisce. E io che devo fare? C'è poi che Fra mi legge tutto in faccia, capisce quando le nascondo qualcosa o non le dico tutta la verità. Non voglio passare per quella che cerca di fregarla nascondendole ciò che è il pensiero diffuso (ragazza simpatica ma negata per il mestiere), ma non voglio dirglielo brutalmente. O meglio, io a volte gliel'ho detto che secondo me non ci è portata, ma una cosa è che io esprima il mio pensiero, un'altra che le dica ciò che pensano in molti.
E mi è venuto in mente che la mia pseudocollega, quella che veniva 2 settimane al mese, mi aveva detto una volta che lei aveva capito il mio giochetto, e cioè che io cercavo di mettermi in mostra e approfittavo dei suoi problemi per dire "Guardate quanto sono brava e affidabile e quella no". Il che non è assolutamente vero. Facevo il mio dovere, andavo tutti i giorni, mi piaceva, ci sono portata e sono anche bravina. Solo questo. Non ci posso far niente se la gente che lavora lì nota chi è bravo e chi invece non lo è. E se si preferiva me perchè facevo il lavoro in un terzo del tempo in cui lo faceva la pseudocollega, e lo facevo anche meglio. Ho paura che si ripeta la stessa cosa con Fra. A quanto pare non mi so comportare con la gente.