Ele
Essere innamorati è una gran fregatura. Beninteso, nel caso non si fosse ricambiati oppure si fosse costretti a vivere una storia in uno stato di semiclandestinità. Nella prima situazione, direi che piuttosto che una fregatura è quasi una tragedia (c'è sempre di peggio nella vita, ma anche questa non è una situazione piacevole). Nella seconda eventualità, è proprio una fregatura o una rottura di scatole, dipende da come viene presa la cosa. Perchè tutte le cose belle e divertenti che sarebbe fantastico fare in due, sono solo "interessanti" se fatte da soli o in compagnia di amici. Io non riesco a divertirmi, uffa! ogni cosa bella che mi capita ha il sapore della nostalgia, del "come sarebbe più bello se ci fosse anche lui". Una grandissima rottura di scatole!
Ele
Ogni volta che parlo con mia sorella mi viene il malumore. Ci avevo parlato prima di partire per la Francia e aveva sparato quella stronzata sulla seconda figlia di mio cugino (che poi padre e figlia hanno indiscutibilmente la stessa bocca, a voler mettere i puntini sulle "i" e tacitare malevole voci). Ieri, ero a casa di mia madre, se ne esce con un paio di cattiverie gratuite. Ho detto che Daniele forse riesce a fidanzarsi con Sonia (si piacciono tanto entrambi, basta che mettano da parte paranoie varie) e lei dice:-Ma cosa si piacciono, sono due cessi ed è solo perchè tu hai fatto da intermediario tra questi due cessi che vuoi che si fidanzino-. Cosa ribadire a questo? niente, aveva ragione Gesù quando diceva che non bisogna dare le perle ai porci, e qualunque parola sarebbe stata una perla buttata deliberatamente in un porcile. Poi, non mi ricordo in merito a cosa, se ne esce con:-Ohi, quella donna è una tonta-. "Quella donna" sarebbe la persona deliziosa cui ho dedicato un post qualche settimana fa, che poi sarebbe la moglie di mio cugino, quindi, secondo mia sorella, la cornificatrice.
Mia sorella mi fa rabbia, ma mi fa anche pena. Ho letto proprio stamattina un passo de "L'idiota" che ben la descrive:"Pirogòv non dubita affatto di essere un genio,superiore anzi a qualunque genio; a tal segno non ne dubita, che nemmeno una volta se ne pone il quesito; per lui, del resto, non esistono quesiti. Il grande scrittore fu costretto, da ultimo, a farlo bastonare per dar soddisfazione al senso morale offeso del suo lettore, ma, veduto il grand'uomo darsi appena una scrollatina e, per ristorare le forze dopo le battiture, mangiarsi una sfogliata, allargò le braccia in atto di meraviglia e piantò in asso i suoi lettori". Mia sorella è Pirogòv, indiscutibilmente.
Quanto sono contenta che se ne sia andata, sono rinata dopo la sua partenza, era come un vampiro che mi aveva succhiato il gusto delle cose belle.
Di contro, mi è venuto in mente a quanto sono fortunata ora. Di che persone deliziose mi sia capitato di incontrare, direttamente o meno (grazie Santa Rete!) e di quanto queste mi abbiano arricchito la vita e le giornate. Probabile che ne abbia incontrato anche prima, ma se si vive con una persona che non fa altro che parlar male, specialmente delle persone cui più si vuol bene, non si può essere contenti allo stesso modo. La vita è si una cosa seria, ma bisogna attraversarla con spensieratezza, altrimenti ci si inaridisce. Ma certe persone non lo capiranno mai, peggio per loro.
Ele
E' troppo buono Daniele....
Probabilmente il figlio della padrona di casa si sposa e vorrebbe venire ad abitare in questa casa. Le ho chiesto se magari le andrebbe di lasciarmi fino alla specializzazione, a dicembre, che in tal caso comunque entro il primo gennaio la casa sarebbe stata libera. Poi ripensandoci ho capito che se lei il mese prossimo mi dice che le serve la casa, prima gliela lascio, meglio è.
Finita la specializzazione, finito il contratto d'affitto.
Si tratterebbe di cercare un'altra casa. Una stanza con altre studentesse non mi va. Sono troppo agreste e ho bisogno dei miei spazi, senza dover stare attenta a quelli di altre persone che non amo, almeno in casa. Però, per quanto tempo? Finisco la specializzazione e non so cosa ne sarà di me. Dove finirò. E' vero che il Prof mi ha accennato al fatto che resterò lì, ma per quanto tempo? Quanto tempo passerà prima che mi stufi dei contratti rinnovati di 6 mesi in 6 mesi? E ogni volta litigando al telefono col responsabile del personale perchè non manda i mandati di pagamento in banca? Quanto durerà la storia con Salvatore, che è, diciamolo chiaramente, l'unico motivo per cui mi sento così visceralmente legata a quel posto?
La soluzione ideale sarebbe comprare una casa e pagarsi un mutuo. Se non ci sono io, la si affitta.
Ma non ho un lavoro fisso, e non ho chi faccia da garante per me. La casa dei miei è abusiva, perchè quando l'hanno costruita non sapevano si dovesse presentare un progetto in Comune, e non è riconosciuta nè intestata a nessuno (quante cose cattive procura l'ignoranza). Non possiedo niente, se non un conticino in banca che basterebbe a coprire il 10% del valore di un immobile che potrebbe interessarmi.
E parlandone con Daniele, lui se ne esce con:-Ti possiamo fare da garante io e babbo, con la nostra casa....-. Come se fosse la cosa più naturale del mondo.
E' più che ovvio che non se ne parla nemmeno, ma questa frase mi ha fatto pensare a quanto sono fortunata a conoscerlo e ad averlo come amico. E a quanto sono tonta, perchè non sono innamorata di lui e dubito che me ne innamori in futuro. E' buono, carino (se ingrassasse sarebbe un bel pezzo d'uomo), abbiamo tante cose in comune, è un angelo... Gli voglio bene, tanto, ma non è la stessa cosa. Ma perchè al cuore non si può comandare?
Ele
Mi sento così inutile oggi. Ho notato che alcune delle persone che ho conosciuto hanno un'avviata carriera, altre hanno interessi "culturali" e/o "politici", altre si dedicano a progetti di cooperazione con organizzazioni umanitarie. Io non sento il bisogno di niente di tutto ciò. E mi vengono in mente "loro", con i loro ideali e le loro ambizioni, che chissà cosa penseranno di gente come me che ambizioni non ne ha, se non quella di avere un giorno una famiglia. Faccio parte di quella schiera di persone inutili che non danno nè tolgono nulla al mondo. Cerco solo di migliorare ciò che mi sta nelle immediate vicinanze, ma lo faccio più per puro egoismo, per starci bene io, se non per una alta missione. Oggi mi faccio pena da sola....
Ele
Quando il mio ex mi chiese l'amicizia su FB, mi venne un pò di malumore. Ma tant'è, accettai.
Quando ho visto una foto di lui con un'altra ragazza (che ha pure il mio nome, tra l'altro), ho gioito: la tipa è mille volte più brutta di me, e mi si scusi, ma dopo essermi sentita ripetere per 3 anni dall'infame che ero un cesso (diceva che se avevo un pò di intelligenza avrei dovuto capire la sottile vena ironica, ma io credo che la mia presunta intelligenza sia andata 3 anni in ferie chissà dove), non avendo gli occhi azzurri, essendo bassa, avendo un gran fondoschiena e poco seno e capelli, secondo lui, nè lisci nè ricci ma solo crespi e per di più castani. La mia piccola anima miserabile è stata cantenta nel vederlo con una con i capelli più crespi dei miei, castani come gli occhi. Che ci posso fare, anche una cosa così squallida mi dà soddisfazione...
Ele
Mi sono sempre lamentata di essere cresciuta in una famiglia che esprimeva in maniera malata il suo affetto, e cioè sotto forma di possessività esasperata, e che non perdeva occasione per rimarcare gli sbagli, veri o presunti, e farli sempre pesare. Obiettivamente, non un bell'ambiente.
E invidio Francesca, cresciuta in una famiglia dove si è sempre dato amore in modo dolce, facendo sempre aleggiare nell'aria una sensazione di accettazione e di adorazione. Ed è sempre stata viziata. E poi ha sempre trovato gente che l'ha coccolata.
Solo che io adesso sono decisamente più forte di lei, ho gli strumenti (ovviamente non tutti) per fronteggiare anche le situazioni che non mi piacciono, riesco, a grandi linee, a fregarmene delle persone che non mi interessano (al contrario mi preoccupo troppo di ciò che pensa chi mi piace) e a non dare peso a ciò che dicono. Francesca no. Ad ogni minima difficoltà scappa e ci soffre molto e si offende in maniera secondo me spropositata. E' viziata e pensa che chi non la tratta come è stata abituata sin da piccola la tratti senza il dovuto rispetto. Io riuscirò a sopravviverre a molte cose, lei decisamente no.
Ho capito che i figli bisogna amarli e vezzeggiarli, ma non viziarli; bisogna dar loro gli strumenti per sopravvivere alla cattiveria del mondo facendoli sentire protetti. Bisogna renderli delle persone indipendenti.