Ele
E domani finalmente si parte. Partenza tanto attesa da cinque mesi. Quattro giorni a Barcellona con Fra e Cri. E proprio oggi io e Fra abbiamo avuto una discussione. Perchè lei è andata dal parrucchiere all'ora di pranzo, e quando il Prof mi stava assillando per i vetrini io gliel'ho detto che Fra era dal parrucchiere. Il Prof è un tipo particolare, che poi fa le battute su tutto e di fronte a tutti. Così è stato per questa storia del parrucchiere e ovviamente Francesca ci è rimasta male. A me dispiace che lei sia stata male. Avrei decisamente potuto evitarlo, di dirlo al Prof. E' che sono convinta che allontanarsi mezz'ora per andare dal parrucchiere non sia una cosa che valga la pena di tenere nascosta. Non ho calcolato la maggiora sensibilità ( o suscettibilità) di Francesca rispetto alla mia e la reazione del Prof. A me non importa niente se si fanno battute su di me. Ma io sono io e non devo considerare gli altri come se fossero uguali a me. Ho sbagliato in questo. Poi la storia del parrucchiere in sè è stupida. Abbiamo parlato poi, però sono ancora un pò triste. Brutto discutere alla vigilia di un viaggio tanto sognato.
Poi mi si strazia il cuore a pensare che sarò tanto lontana da Salvatore. Ne sento già la mancanza, ed è un dolore fisico. Per quanto non ci si frequenti tanto assiduamente come si vorrebbe, non siamo mai stati fisicamente così lontani da quando ci si frequenta. Ma se lui ha rinunciato a vivere, sacrificandosi per la sua famiglia, io non ho intenzione di rinunciare alla mia, di vita. Ovviamente lui non me lo chiederebbe mai. E però già mi manca.
Ele
Sono elettrica. Sono basita.
Ho la scusa per scendere giù con l'uomo che adoravo (anzi, mi è stato ordinato), per cui a chi mi chiede dove sono stata tutta la mattina posso rispondere angelicamente che ero giù per il rene. Così ho risposto all'Api quando me lo ha chiesto. E lei, che sta sempre cercando di combinare coppie, mi ha detto:-Lo sa che è single? Ma non va bene, è troppo grande, compie 50 anni-. E Silvi, che era nella stessa stanza:-E' vero, lui nega, ma è così, è del '59-. E poi giù a parlare della sua triste situazione familiare.
Io sapevo che ne compiva 45....
Ho riso per due ore, adesso la ridarella sta passando e non so come mi sento. So che lui si starà vergognando da morire. Io non ho la più pallida idea di cosa comincio a provare.

Addendum: che poi non sono cinque anni in più che mi spaventano, solo il fatto che si sia preoccupato di togliersi degli anni, questo non so se mi rattrista o cosa. E' più di un anno che non si parla più di questioni d'età, e io non gliel'ho chiesto mai e la questione non è mai stata affrontata perchè quando lui ne accennava mi scocciavo (ho sempre pensato che se non importava a me tanto meno doveva preoccuparsi lui). E poi ricordo come una dolcissima e bellissima esperienza la storia con uno che aveva 18 anni in più. Forse quello che mi scoccia è che non mi abbia detto in più di un anno la sua vera età....
Ele
Avrò una nipotina, ormai è certo. Il pericolo che il figlio di mia sorella sia un maschietto pare ormai definitavamente scongiurato, con buona pace di mia madre (che desiderava di più un machio per una questione di "cognome", manco fosse il suo!) e somma gioia mia, che sin dal primo momento ho "sentito" sarebbe stata femminuccia (sono più facili da viziare le femminuccie che i maschietti, specie dopo una certa età), mio cognato e mia sorella (che desiderava una femmina per non essere costretta e mettere il nome del suocero). Quindi nascerà la piccola Amanda, come mia madre.
Oggi è venuto mio fratello. Si tratterrà in città per un paio di giorni per lavoro. Io oggi non sono proprio riuscita ad andare a lavoro, stavo troppo male... sono quei giorni in cui vorrei tanto essere maschio, soprattutto se, come stavolta, non ho antidolorifici a portata di mano. Per cui non ho potuto fare mille feste a mio fratello, a pranzo ho ordinato pizze e per cena ho fatto pollo con patate arrosto. Io ho già mangiato; lui è in giro. E' andato al paese del mio amore per portare del vino a non so chi. Salvatore mi ha mandato un sms dicendomi che l'ha conosciuto. Ah bene, spero si siano piaciuti. Sono curiosa di sentire cosa ne pensa mio fratello di lui, quando tornerà. Il pollo è al caldo nel forno. Spero mi riporti la macchina integra, mi consola il fatto che è un guidatore un milione di volte meglio meglio di me.
Ho finito di leggere "Il valzer degli addii" di Kundera. E' forse l'autore che mi suscita le emozioni maggiori. E dire che ho comprato per la prima volta un suo libro, "L'insostenibile leggerezza dell'essere" quest'estate in un centro commerciale, più per noia che per altro. E non mi ispirava per niente.
E' bello cambiare le prime impressioni quando queste sono negative.
Si, certe volte è proprio bello sbagliare.
Ele
Comincio seriamente a preoccuparmi del mio stato mentale. Mi sembra di avere ben pochi contatti con la realtà, per lo meno con la realtà che conoscevo fino a due anni fa. Mi sento tanto libera e coccolata, e non ho quasi mai a che fare con gente che cerca di impormi il suo modo di essere. E' come se mi fossi creata una nicchia, calda e accogliente e divertente.
Ieri stavo battendo una diagnosi al computer, un polmone con una reazione flogistica. Solita pappardella iniziale: -I frustoli di tessuto polmonare in esame appaiono...- e quì mi distraggo a parlare con Francesca. Quando poso nuovamente lo sgardo sullo schermo leggo:-I frustoli di tessuto polmonare in esame appaiono felici-........... io e Francesca scoppiamo a ridere!
Oggi stavo tornando a casa e incontro un marocchino che mi propone di acquistare un giubbino. Di solito tiro dritta, ma quel giubbino mi piaceva davvero. E poi lui mi dice che non ha trovato nessuna cui venderlo, perchè non aveva trovato nessuna abbastanza magra da poterlo indossare ( e con questo il tipo andava sul sicuro, è forse fra i metodi di adulazione peggiore se si vuole ottenere qualcosa da una donna). Un pò perchè il giubbino mi piaceva, un pò perchè comunque mi scocciava mandarlo via, mi tolgo la mia giacca in mezzo alla strada e mi misuro la mercanzia specchiandomi sui vetri di una Punto parcheggiata.
Si, credo di star perdendo il senso della realtà.
Per la cronaca, ho preso il giubbino pagandolo anche 3 euro in meno rispetto a quello che mi aveva chiesto perchè veramente avevo finito i contanti!
Ele
Spreco di spazio. In attesa che vengano le tre meno cinque, mi sono messa a guardare Google Earth. Una delle opzioni è il Righello, con cui si possono misurare le distanze. Sono capitata a curiosare nel mio paesello, e a cercare la casa di mia nonna, in cui io e la mia famiglia abbiamo vissuto fino ai miei 15 anni. La ricordo come un buco, un posto in cui si stava male. Ma non stretti. E già da un pò mi ero convinta che quella casa fosse stata progettata coi piedi. Per sfizio ho misurato le dimensioni di quella casa. Essendo un rettangolo non è difficile da fare. Mi sono venute delle misure sui 16x6 m, approssimando per difetto. Il che vuol dire 96 metri quadrati per piano, cioè quasi 200 metri distribuiti sui due piani. Ok, ci sarà da togliere lo spessore dei muri, ma si arriva a una bella quadratura lo stesso. Mi è venuta una rabbia, accidenti! Se prima pensavo che fosse stata progettata coi piedi, ora mi rendo conto che è stata costruita tirando su quattro mura e facendo una suddivisione delle stanze a cavolo di cane, come si suol dire. Che rabbia! D'accordo che non c'era l'usanza di rivolgersi ad architetti o ingegneri (ma sto parlando della fine degli anni '70, mica dell'Ottocento), ma un pò di raziocinio sembrava brutto?
Grrrrrrrrrrrrrr
Ele
Ieri sera ho pianto come non mi accadeva da tanto tempo. La miccia è stata una stupida discussione con mamma, nemmeno tanto animata, sulla possibilità di pagare ratealemente qualcosa o di versare tutta asssieme la cifra dovuta. Io dicevo che io, se ho i soldi, preferisco saldare subito i debiti, mia madre ovviamente sosteneva il contrario, dicendo che nessuno mi dà un premio se saldo subito il debito, di conseguenza è sbagliato dare "al governo" subito e tutta assieme una cifra più o meno importante (ma scommetto che rateirizzerebbe anche 10 euro). Poi si è accennato a quando parto per i miei viaggi, visto che vado a fine maggio a Barcellona con amiche e a giugno in Francia da mio cugino. Non mi ha detto niente, ma si vedeva dalla faccia e si sentiva dalla voce che non era contenta.
Forse è questo che mi ha fatto più male. Io sono uscita per la prima volta da questa maledetta isola l'anno della laurea. Avevo 25 anni. Sono andata con mia sorella da mio zio in Francia. Mio zio ci aveva offerto ospitalità tante altre volte, ma mia madre, rifugiandosi dietro la scusa che non c'erano soldi, non ci ha mai lasciato staccare dalla sua gonna. Mia madre ha sempre parlato dei viaggi e del fatto di conoscere gente e paesi nuovi con disprezzo, quasi come se si trattasse di un viaggio all'inferno. Sta sempre a criticare mio zio e la sua famiglia perchè sono sempre in viaggio per il mondo, dicendo che lei quei soldi li avrebbe spesi per altro, che so, per la casa (inutile farle notare che i miei zii hanno una casa molto più confortevole e bella della sua, rimangono comunque spreconi). Soffre di una gelosia morbosa, mia madre, nei confronti dei suoi figli. E' riuscita a dire, in occasione del fidanzamento di mia sorella col marito greco, che si era pentita di averci fatto studiare, perchè se non l'avesse fatto saremmo rimaste con lei. E' soffocante. Non riesco a capire quel povero cristo di mio fratello, come riesca a conservare un minimo di sanità mentale in quella casa in cui la libertà individuale è considerata prepotenza. Grazie a Dio ha capito che è decisamente meglio mandarci a quel paese i genitori e fare comunque quel che gli pare. Ma l'aria è pesante. Non è contenta del fatto che viaggi ( a meno che non sia per lavoro!), che progetti un viaggio post-specializzazione con Francesca ("quella ha 35 anni e non è sposata e ho paura che tu rinunci a seguire la tua vita e i tuoi interessi per starle dietro"! i miei interessi sarebbero quelli di cercarmi un uomo da sposare, perchè solo con un legittimo consorte potrei avere la dignità di una persona completa). Non è un bell'ambiente in cui vivere. Che poi quando si discute, mia madre si mette a piagnucolare dicendo che lei è la persona che ci ha dato la vita, è peccato mortale risponderle così, un giorno ce ne pentiremo, ci hanno fatto il lavaggio del cervello e stronzate simili.
Ho pianto perchè io sono quello che sono e faccio quello che mi pare, e ciò non rende contenta mia madre. E io vorrei che fosse contenta di me. Ma non lo è. E comportandomi nel modo che mi rende serena, non faccio altro che farla arrabbiare e renderla infelice. Io non vorrei farla arrabbiare. Ma non rinuncio a me stessa. Ho pianto perchè, alla fin fine, mi sento mi sento in colpa per il dolore che le provoco essendo me stessa. Ma mi sentirei più in colpa se fingessi di essere diversa. Ieri ho preso coscienza di una scelta che avevo già fatto inconsapevolmente. Come altre prese di coscienza è stata dolorosa. Però cavolo, non è colpa mia se la sbagliata è lei. Devo solo riuscire a fregarmene per poter stare serena.